Mangiare poco a cena per dimagrire? un falso mito da sfatare

Colazione da re, pranzo da principi, cena da poveri

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mangiare poco a cena donna a tavola

Mangiare poco a cena: una convinzione radicata

Ti sei mai sentita dire che, se vuoi perdere peso, devi fare pasti più sostanziosi durante il giorno e mangiare poco a cena? Sicuramente sì.
Del resto a sostenere quest’idea abbiamo anche quel famosissimo detto: ”colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri”.
Forse ti sconvolgerò, ma in realtà questa credenza popolare, che ad oggi è un automatismo per molte persone, è solamente un falso mito dalle radici antiche.
Nonostante il “fascino” intrinseco nell’idea che, prima di riposarsi è opportuno rimanere leggeri, mangiare poco a cena e di più durante il giorno per perdere peso nella maniera corretta, è un po’… Una bufala.
Vediamo insieme perché.

colazione da re pranzo da principi cana da poveri

Sfatiamo il mito nutrizionale

In molti, anzi moltissimi, hanno interiorizzato l’idea che ridurre l’apporto calorico durante la cena sia la chiave speciale per mantenere o perdere peso in modo efficace.  Questa convinzione, tuttavia, come abbiamo detto è fondamentalmente sbagliata. Anche perché l‘apporto calorico serale moderato, non solo è ben tollerato dal nostro organismo, ma può anche offrire alcuni vantaggi.  Ridurre drasticamente l’apporto calorico a cena, al contrario, può portare facilmente a problemi di fame notturna, squilibri metabolici e ad altre situazioni spiacevoli… Ma perché allora si pensa questo?  Come abbiamo detto questa credenza popolare ha radici profonde e si rifà ad alcune “paure” e ragioni storico culturali, ad esempio:
  • Abitudini alimentari tradizionali: In molte culture, il pasto principale viene consumato durante il giorno, spesso a pranzo, mentre la cena è un pasto più leggero. Tradizione che è stata trasmessa attraverso le generazioni e che ha influenzato le abitudini alimentari di molte persone.
  • Ritmo circadiano: Alcune ricerche suggeriscono che il corpo umano può essere più efficiente nel metabolizzare i nutrienti durante il giorno, quando il ritmo circadiano è più attivo. Ciò ha portato a credere che mangiare di più durante il giorno (e dunque mangiare poco a cena) possa contribuire a una migliore gestione del peso.
  • Paura del terribile “grasso notturno”: La credenza che mangiare prima di andare a letto possa causare un aumento di peso deriva dall’idea che il corpo immagazzina il cibo consumato di notte sotto forma di grasso. Questa è una semplificazione eccessiva dei processi metabolici, certo, ma ha contribuito a diffondere la credenza.
Ora tu potrai anche dirmi “ma se degli studi affermano questo perché non dovrebbe essere vero?” Più che giusto lettrice, ma la verità è che spesso si parla di congetture. Infatti è importantissimo considerare che gli studi e le ricerche, negli ultimi anni, hanno fatto passi da gigante e hanno smentito alcune di queste teorie. Per farti un esempio e rimanere in tema voglio parlarti degli studi di Sofer.

L'illuminante studio di Sofer

Per smentire definitivamente questa convinzione comune, attingiamo allo studio condotto dal dottor Sigal Sofer. 

La ricerca, ispirata al modello Ramadan, è stata progettata per studiare l’effetto di una dieta ipocalorica con carboidrati consumati principalmente a cena, analizzando parametri antropometrici, biochimici, infiammatori e il rapporto fame/sazietà.

Dalla ricerca è emerso che i partecipanti che hanno aderito alla dieta sperimentale hanno riscontrato una maggiore perdita di peso, una minore circonferenza addominale e riduzioni della massa corporea rispetto ai controlli. 

Per dimostrarlo Sofer ha condotto un esperimento su due gruppi di poliziotti israeliani sovrappeso.

L'esperimento dei poliziotti

Per verificare lo studio, Sofer ha sperimentato la sua teoria su due gruppi di poliziotti israeliani in sovrappeso, ai quali veniva attribuita una dieta con lo stesso apporto calorico e la stessa suddivisione in macro nutrienti. 

La differenza? Mentre un gruppo ha seguito la classica distribuzione sui cinque pasti, l’altro ha invertito l’ordine, riservandosi a cena il pasto principale e consumando nell’arco della giornata piccoli pasti proteolipidici. 

In particolare al gruppo sperimentale è stata prescritta una dieta standard ipocalorica (20% proteine, 30-35% grassi, 45-50% carboidrati, 1.300-1.500 kcal) fornendo carboidrati principalmente a cena, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto una dieta standard ipocalorica (20% proteine, 30–35% grassi, 45–50% carboidrati, 1.300–1.500 kcal), fornendo carboidrati durante tutta la giornata.

I risultati sono stati sorprendenti: proprio quest’ultimo gruppo ha riscontrato non solo maggiori risultati in termini di perdita di peso e di riduzione di circonferenza, ma ha anche dimostrato una maggiore adesione al modello di dieta chiamiamolo “invertito”. 

Questo studio ha dunque dimostrato efficacemente come l’idea che mangiare poco a cena è essenziale per dimagrire sia in realtà un falso mito.

Inoltre se valutassimo anche la nostra fisiologia e il nostro stile di vita capiremmo che la cosa migliore da fare è:

  • Mangiare poco quando il nostro sistema nervoso simpatico è attivo e quindi quando dobbiamo essere svegli, concentrati e impegnati
  • Mangiare di più quando il nostro sistema nervoso è inattivo, a riposo 

Conclusione

In sintesi, il mito della “colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri” è valido? No.

Mangiare poco a cena non è, secondo gli studi, la strategia più valida per dimagrire, ciò che conta davvero è la qualità complessiva e il bilancio calorico giornaliero.

Se vuoi instaurare un rapporto più equilibrato con la nutrizione, lascia che ti dia un consiglio importante: non pensare che mangiare bene sia una condanna, perché non lo è, anzi! 

È un modo per dimostrare amore e cura verso noi stessi, per riprendere in mano la nostra vita e piacerci sempre di più. 

Ricorda che le vere chiavi per una dieta sana e sostenibile sono l’equilibrio e la consapevolezza alimentare e che nella scelta dei nostri comportamenti alimentari, è importante liberarci dai detti popolari senza fondamento scientifico e abbracciare una nutrizione che sia un viaggio individuale, adattato alle nostre esigenze e preferenze personali. 

Perché la verità, cara lettrice, è che il segreto per uno stile di vita sano sta nel comprendere che il corpo umano è un sistema complesso e il suo benessere non dipende solo dall’orario dei pasti, ma da una visione globale dell’alimentazione e del benessere.

Se questo articolo ti è piaciuto visita il mio Blog, lì troverai tantissimi altri consigli, idee e segreti sul mondo della nutrizione. 

Ci vediamo lì!

Vincenzo V.

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