Se si vuole mangiare bene, ahimè, dobbiamo fare la fame.
Cara lettrice, non hai idea di quante volte mi sono sentito dire questa frase.
Del resto è proprio un pensiero comune: mangiare bene = dieta ferrea, e questo significa solo una cosa: rinunce, rinunce e rinunce.
Ma mangiare bene non è affatto sinonimo di rinuncia.
Mi chiamo Vincenzo Vitiello, sono un biologo nutrizionista e oggi voglio sfatare una volta per tutte questo falso mito, che non fa altro che allontanarci dalla possibilità di avere uno stile di vita sano.
Continua a leggere perché in questo articolo troverai delle chicche interessanti e in fine alcuni miei consigli per mangiare bene senza stressarti.

Fame Finta e il Circolo Vizioso
Prima di tutto parliamo della fame, una compagna ingannevole che spesso ci induce a credere che mangiare bene significhi letteralmente fare la fame per mantenersi in forma.
“Non mi va di rinunciare a tutto ciò che mi piace”, “Io ho bisogno di mangiare perché il cibo è la mia valvola di sfogo”, “si ma io sento di avere fame”.
Lettrice, quante volte ti sei ritrovata a discutere su questo argomento con te stessa o con chi ti sta attorno?
Il cibo sembra essere la nostra valvola di sfogo, ma ecco il segreto: quella fame potrebbe essere finta, un inganno.
Il nostro corpo, abituato a certi cibi, ci fa sentire affamati tutto il giorno, spingendoci a sgranocchiare senza sosta fino a farlo diventare un circolo vizioso.
Mi spiego meglio: quando ingeriamo frequentemente alimenti ad altro indice glicemico generiamo una dipendenza.
Questi alimenti provocano infatti un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue, seguito da un altrettanto rapido calo.
Questo ciclo di picchi e cali può farci percepire una sensazione di fame costante che sfocia nel farci desiderare ancora e ancora quegli stessi cibi zuccherini.
Immagina di iniziare la giornata con una colazione ricca di zuccheri semplici, come, cornetto al cioccolato, merendina, frollini. Inizialmente, potresti sperimentare un aumento di energia, ma questo è spesso di breve durata.
Nel giro di poco tempo, i livelli di zucchero nel sangue scenderanno rapidamente, e il corpo reagirà con una sensazione di fame.
Questo è il momento in cui molti di noi sentono il desiderio di uno spuntino o di sgranocchiare qualcosa.
Il problema principale qui è che spesso ci rivolgiamo a cibi altamente processati e ricchi di zuccheri per soddisfare questa fame improvvisa.
Questi cibi possono innescare nuovamente il ciclo di picchi e cali glicemici, creando, appunto, una sorta di dipendenza.
In questo modo, il corpo inizierà a richiedere costantemente energia attraverso il cibo, portandoci a mangiare in modo frequente e talvolta incontrollato.
Un’interessante ricerca ha dimostrato che alcune aree cerebrali del piacere sono stimolate allo stesso modo sia da sostanze stupefacenti che dallo zucchero. Sorprendente, vero? I topolini obesi su cui è stata sperimentata la ricerca sono stati addirittura battezzati “zuccheromani” proprio per la loro dipendenza.
Dunque, se sentiamo costantemente l’esigenza di mangiare del cibo e ne siamo quindi dipendenti, spesso è per via dello zucchero che ingeriamo, che si presenta anche dove meno ce lo aspettiamo.
La soluzione quindi qual è? depurare l’organismo da questa dipendenza.
Ecco cosa significa mangiare bene: fare scelte alimentari consapevoli, privilegiare cibi a basso indice glicemico che rilasciano l’energia in modo più graduale e sostenuto.
In questo modo, possiamo ridurre la sensazione di fame costante e la tendenza a sgranocchiare continuamente tra i pasti.
Consigli Pratici per Liberarsi dallo Zucchero
Ecco alcuni consigli pratici per liberarsi finalmente dalla dipendenza dello zucchero:
- No allo Zucchero nel Caffè: Elimina gradualmente lo zucchero dal tuo caffè. Non è solo una questione calorica, ma anche una strategia per rompere la dipendenza.
- Eritritolo, l’Alleato Neutro: Se il caffè amaro per te è un no assoluto, sostituisci lo zucchero con l’eritritolo. Ha un gusto neutro e dona una dolcezza simile, senza gli effetti dannosi dello zucchero.
- Evita Cibi Ad Alta Densità Energetica: Frollini, merendine, cioccolato non fondente. Riduci gradualmente il consumo di cibi ad alta densità energetica per ridurre la dipendenza.
C’è da dire che, ogni tanto, uno strappo alla regola è ben accetto, puoi concederti del cioccolato quando ne hai tanta voglia, ma magari scegli quello dal 75% in su.
Mangiare bene deve essere sinonimo di sentirsi bene, le voglie irrefrenabili possono essere soddisfatte in modo salutare, basta volerlo.
Conclusioni: Mangiare Bene è un Viaggio, non una Rinuncia
In conclusione, mangiare bene non significa privarsi, ma piuttosto fare scelte consapevoli. Rompiamo il circolo vizioso della fame fasulla e della dipendenza dallo zucchero. Liberiamoci da preconcetti obsoleti e iniziamo un viaggio di nutrizione che ci permetta di vivere al meglio, senza rinunce.
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Vincenzo V.